conosciuta prima come Cappella del Crocifisso
Nella cappella, originariamente dedicata a Santa Maria di patronato della famiglia dei Pallidi (o Palidi), è collocato un altare ligneo scolpito e dorato, realizzato nel 1682 dal minusiere Giuseppe Badarello. L’altare è impreziosito da un dipinto centinato raffigurante la Croce con la Madonna e san Giovanni (metà del XVI secolo). Le tracce di fori sulla tela fanno ritenere che esistesse un Cristo crocifisso, probabilmente in legno, appoggiato al supporto pittorico. L’opera venne realizzata proprio per questo altare dove, il 25 luglio 1535, è avvenuto il “miracolo dell’ostia”: mentre il sacerdote Domenico Occelli stava celebrando la messa vide sgorgare alcune gocce di sangue dall’ostia spezzata che caddero nel calice e sulla patena. La tela collocata a sinistra dell’altare, realizzata nella prima metà del XVII secolo da un anonimo pittore piemontese, ricorda proprio questo avvenimento.
Sulla parete destra della cappella è invece situato il dipinto su tavola raffigurante Arcangeli e angeli musicanti, realizzato intorno al 1470-1480 da anonimo pittore piemontese. L’opera è tornata alla luce durante i restauri degli anni Settanta del XX secolo, quando si è scoperto che era stata usata come supporto alla tela della Croce. Nella parte inferiore del dipinto sono riconoscibili i tre arcangeli: Raffaele con Tobiolo al centro, Gabriele a destra, mentre la figura di sinistra è notevolmente danneggiata. Accanto all’arcangelo Raffaele è raffigurato il donatore, in ginocchio, che regge un cartiglio recante un testo lacunoso. L’angelo in volo al centro della tavola sorregge un cartiglio con le parole: «EGO SUM ANGELUS SANCTUS AD TUI CUSTODIAM DEPUTATUS» («Io sono l’angelo santo incaricato della tua protezione»).
once known as Chapel of the Crucifix
In the chapel, originally dedicated to the Virgin Mary and under the patronage of the Pallidi (or Palidi)
family, stands a carved and gilded wooden altar by the woodworker Giuseppe Badarello of 1682. The altar is
adorned with a vaulted painting depicting the Cross with the Virgin and Saint John (mid-16th century).
Traces of holes on the canvas suggest that there was a crucifix, probably made of wood, resting against the
pictorial support. This work was precisely for this altar where, on July 25, 1535, the "Miracle of the Host"
occurred: while the priest Domenico Occelli was celebrating Mass, a few drops of blood were seen to flow
from the broken host and fall into the chalice and on the paten. The painting placed on the left of the altar, is
of the first half of the 17th century by an anonymous Piedmontese painter and commemorates this event.
On the right wall of the chapel there is a panel with Archangels and musical Angels (1470-1480) by an
anonymous Piedmontese artist. This artwork came to light during the restorations of the 1970s, revealing that
it had been used as a support for the Cross canvas. In the lower part of the painting we can recognize
Archangel Raphael with Tobias in the center and Archangel Gabriel on the right, while the figure on the left
is significantly damaged. Next to Archangel Raphael, the donor is kneeling, holding a scroll with a partially
missing text. The Angel flying in the center holds a scroll with the words: "EGO SUM ANGELUS
SANCTUS AD TUI CUSTODIAM DEPUTATUS" ("I am the holy Angel appointed for your protection").